LORD  BYRON  and  his  TIMES
Byron
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Conversations on Religion, with Lord Byron
Pietro Gamba to James Kennedy, 24 February 1824
INTRODUCTION & INDEXES
DOCUMENT INFORMATION
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Preface
Prelude
First Conversation
Kennedy on Scripture
Second Conversation
Third Conversation
Fourth Conversation
Fifth Conversation
Memoir of Byron
Byron’s Character
Appendix
Notes
Memorandum
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Missolunghi, 24 Febbraio, 1824.
Pregmo. Sig. Dottore,

La mia liberazione fu veramente romanzesca, e la maggior prova che si possa avere si è, che niuno di voi Cefaleni vuol credere all’ istorie del mio Spiro Valsimachi. Ma qualunque sia la vostra incredulità, è però tutto vero, perche tutto mi fu narrato dallo stesso Dey: ma non perciò voglio cedere tutto il merito al Signer Spiro,—ma pace a queste ciancie.

Noi abbiamo aspettato finora gli articoli del Prof. Vamba; ma finora in vano; ma voglio attribuirlo alia mancanza d’ incontri. Fate ogni vostro potere per sollicitarlo. Ora si publicherà una nuova gazetta in Inglese e Italiano, ect., in ogni lingua insomma, in cui ci saranno spediti gli articoli, intitolata il ‘Telegrafo Greco.’ L’ oggetto di questa gazetta sarà di dar notizie esatte dello stato delle cose in Grecia alle nazioni d’ Europa, che vi prendono iuteresse. Spero che voi vorrete contribuire qualche articolo; dovrete diriggervi al Signer Maïr, Dire. della Cronica Greca. Mylord impiega tutta la sua influenza per indurre i greci a sentimenti più cristiani, ed umani, anche verso loro nemici. Ottenne l’ altro ieri due schiavi turchi che ha spediti in libertà alle case loro; e appresso 24 tra donne e fanciulli che si trovavano quì in miseria e schiavitù dal momento che scoppiò la rivoluzione. Una piccola fanciulla di 8
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anni, incirca, che non desiderava di tornare fra i Turclii, è riraasta quì,—è di belle forme nella persona, e mostra ottime inclinazione d’ animo. Sarìa veramente un tradimento nella sua età, in cui i pregiudizj nazionali, e le superstitioni non possono aver preso radice, di lasciarla in preda ai brutali costumi dei Musulmani. E l’ intenzione di Mylord di spedirla in Italia, o in InghiHerra a sua sorella perchè sia educata, e gli si prepari un miglior sorte nella vita che avrebbe aspettare nei barbari e insensibili suoi paesi. Vorria però che restasse per qualche mese nelle isole per imperare un po’ d’ Italiano, e perchè venisse la buona stagione prima di spedirla innanzi. Se voi rimanete nelle isole, vorrebbe dare a voi, e alia vostra Signora questo disturbo per un pajo di mesi,—ben inteso che ogni spesa occorrente pel suo mantenimento, e la sua educazione saria a conto di Mylord; desidero una pronta risposta. Raccomandatemi alia memoria dei comuni amici, e credetemi sempre

Vostro Devmo. Servo,
(Sottoscritto)  Pietro Gamba.
Sig. Dottore Kennedy,
Argostoli.